Podere Pereto partecipa ed ha partecipato ad alcuni PIF (progetti di filiera corta) che hanno coinvolto anche Università di tutta Italia

2015

Peter Baby Bio

peter baby bio

 

La creazione della Filiera Peter baby bio prende avvio dalla riconosciuta necessità degli operatori del settore di ideare e predisporre una intera gamma di referenze innovative ad alta specializzazione e valore aggiunto, in grado di calmierare gli altalenanti andamenti del mercato al consumo.

Data tale premessa è stata compiuta una attenta analisi del mercato al consumo ed individuata come possibile risposta alle istanze suddette la creazione di una filiera bio in grado di fornire materie prime di qualità finalizzate all’ideazione/validazione di una gamma completa di alimenti per la prima e primissima infanzia.

E’ noto, infatti, che il consumatore è sempre piu’ attento alla qualità chimico-nutrizionale ed ecologica delle referenze agro-industriali e che è disposto ad accordare un maggior prezzo alle stesse referenze quando soddisfino le aspettative in termini di contenuti materiali e qualità estrinseche. Tale dinamica risulta essere maggiormente evidente quando ci si rivolge a classi di consumatori, per così dire, speciali come i neonati e i bambini di età inferiore ai 2 anni.

 

 

2012

Il Progetto PIF-Bioleg

Il Podere Pereto è diventato il capofila locale del progetto finanziato dalla Comunità Europea: PIF-Bioleg.

Si tratta di un progetto integrato di “filiera” che interessa esclusivamente alcuni operatori toscani: le aziende agricole di coltivazione, le aziende agricole di trasformazione e le aziende maggiormente specializzate verso la commercializzazione del prodotto finito.

Tutte le Aziende si sono assoggettate a ciò che è previsto dal Disciplinare interno ed hanno provveduto alla certificazione volontaria in materia di agricoltura BIO (ai sensi dei Reg.Ce 834/07 e 889/08).

pereto pif

Gli obiettivi perseguiti sono:

  • Favorire l’unione e l’aggregazione di soggetti idonei e qualificati, accumunati da sistemi sostenibili di produzione, trasformazione e vendita (Asse I del PSR 2007/2013).
  • Favorire l’introduzione nei cicli produttivi esistenti di innovazione di processo per creare così dei prodotti innovativi da immettere sui mercati di riferimento.
  • Favorire lo scambio umano tra persone “sensibili e responsabili” relativamente sia ai processi di produzione, che all’ottenimento dei prodotti, creando un’aggregazione di fatto delle Aziende di produzione, trasformazione e vendita.
  • Individuare le soluzioni innovative per quanto riguarda le problematiche quotidiane che sono legate alla produzione primaria entro sistemi BIO (Mis 124), in particolare al contenimento degli infestanti, la concimazione verde e valorizzazione commerciale delle materie prime.

Ed in più, mediante la diversificazione delle rotazioni colturali si rende più facile la re-introduzione delle leguminose da granelle destinate al consumo umano e di alcune specie e varietà di cereali antichi e minori.

Per ultima cosa, ma certamente non per importanza, andiamo a chiudere il ciclo di vita delle materie prime e dei co-prodotti della “filiera” mediante l’ideazione di formule mangimistiche BIO rivolte ad allevamenti da carne e latte in grado di valorizzare gli «scarti» delle lavorazioni effettuate dal Capo Fila (Mis 12).